Le aziende che vendono i loro prodotti nei mercati esteri, in buona percentuale, sono quelle che meglio stanno affrontando l’attuale situazione economica, per diversi motivi:
- Aumento del giro d’affari: vendendo su nuovi mercati, raggiungono nuovi consumatori;
- Aumento dei profitti: se le vendite nei nuovi mercati coprono capacità inespresse e non fanno aumentare i costi fissi, aumenta anche il profitto.
- Diversificazione geografica del rischio: operando su diverse aree geografiche si ha una ripartizione del rischio legato alla congiuntura.
- Economia di scala: se le vendite estere raggiungono numeri consistenti, l’azienda crescerà e riuscirà a sfruttare i vantaggi dimensionali, ad esempio, negli acquisti e nella struttura;
- Aumento del know–how: questo avviene, ad esempio, se l’azienda, interagendo con nuovi clienti, riesce a trovare nuove soluzioni e sviluppare o apprendere nuove idee;
- Sviluppo di nuovi contatti: la presenza sui mercati internazionali può favorire la conoscenza di nuovi contatti e dare nuove opportunità;
- Benefici d’immagine: le aziende che esportando crescono, sono viste di buon occhio anche nel mercato interno.
- Benefici interni: le competenze e le risorse provenienti dalle esperienze fatte sui mercati internazionali possono rivelarsi d’aiuto anche nel mercato interno.