Quando si parla di opportunità di business sui mercati esteri, spesso si sente parlare di BRIC di paesi emergenti, di aree in forte crescita. Si tratta, a volte, di paesi abbastanza lontani e con culture molto differenti dalla nostra. Sicuramente ci sono molte opportunità di business che si possono cogliere anche i questi paesi, in particolare per determinati settori. Capita però di dimenticare, o sottovalutare, il fatto che molte micro, piccole e medie imprese potrebbero guardare ad alcuni mercati più vicini, che hanno storicamente forte scambio commerciale con l’Italia ed una distanza ridotta.
Tali paesi, se si guarda alle statistiche, possono dare delle certezze visto che i valori hanno una certa stabilità.
I migliori mercati dove investire per le aziende italiane nel mondo
Ad un primo sguardo la classifica dei migliori partner commerciali per l’export italiano (dati ISTAT 2015) , per chi ha un minimo di familiarità con questi dati, non sembra riservare sorprese:
Posizione | Paese | Expot [Mio.€] | Quota [%] |
1 | Germania | 51.023 | 12,3 |
2 | Francia | 42.548 | 10,3 |
3 | Stati Uniti | 35.989 | 8,7 |
4 | Regno Unito | 22.484 | 5,4 |
5 | Spagna | 19.854 | 4,8 |
6 | Svizzera | 19.239 | 4,6 |
7 | Belgio | 14.595 | 3,5 |
8 | Polonia | 10.888 | 2,6 |
9 | Cina | 10.422 | 2,5 |
10 | Turchia | 10.005 | 2,4 |
11 | Paesi Bassi | 9.629 | 2,3 |
12 | Austria | 8.530 | 2,1 |
13 | Russia | 7.109 | 1,7 |
14 | Romania | 6.658 | 1,6 |
15 | Emirati Arabi Uniti | 6.188 | 1,5 |
Si potrebbero però fare due altre considerazioni, che vengono a volte tralasciate.
I dati sull’export italiano necessari per analizzare le opportunità di business all’estero
Dal nostro punto di vista, lavorando sul territorio, ci rendiamo conto che ci sono altri due parametri interessanti da osservare. L’export pro capite e l’export su chilometro quadrato.
Questo ci aiuta a capire quale sia la performance esportativa dell’Italia su abitante o su unità di superficie, fornendo un’indicazione a nostro avviso molto importante sulla “densità” dei rapporti commerciali e delle opportunità.
Posizione | Paese | Export/km2 [Mio.€/km2] |
1 | Belgio | 478,086 |
2 | Svizzera | 465,948 |
3 | Paesi Bassi | 231,879 |
4 | Germania | 142,913 |
5 | Austria | 101,705 |
6 | Regno Unito | 91,839 |
7 | Francia | 77,780 |
8 | Emirati Arabi Uniti | 74,662 |
9 | Spagna | 39,332 |
10 | Polonia | 34,821 |
11 | Romania | 28,034 |
12 | Turchia | 12,817 |
13 | Stati Uniti | 3,737 |
14 | Cina | 1,086 |
15 | Russia | 0,416 |
Posizione | Paese | Export/pers. [€/p.] |
1 | Svizzera | 2557,0 |
2 | Emirati Arabi Uniti | 2377,5 |
3 | Belgio | 1406,2 |
4 | Austria | 1041,1 |
5 | Francia | 698,9 |
6 | Germania | 619,0 |
7 | Paesi Bassi | 583,9 |
8 | Spagna | 491,5 |
9 | Regno Unito | 371,0 |
10 | Romania | 298,5 |
11 | Polonia | 282,5 |
12 | Turchia | 142,1 |
13 | Stati Uniti | 120,6 |
14 | Russia | 49,8 |
15 | Cina | 7,9 |
Osservando le due tabelle si vede che Austria, Belgio, Germania, Paesi Bassi e Svizzera, oltre ad altri, sono sicuramente mercati con un elevato potenziale.
Chiaramente queste cifre si riferiscono alla performance complessiva dell’Italia, che comprende quindi tutte le tariffe doganali, ma noi di solito le analizziamo, per i nostri clienti, per singolo gruppo merceologico o prodotto.
I vantaggi del fare business in Europa
In questi paesi, come in alcuni altri dell’Unione Europea, si hanno inoltre dei vantaggi dati dalla vicinanza geografica, oltre ad una maggiore somiglianza culturale.
Ciò non toglie che per molte aziende possano esserci dei paesi molto interessanti anche oltre i confini Europei.
Un (Temporary) Export Manager avrà ovviamente il compito di analizzare e sondare le opportunità e definire la strategia di intervento per l’azienda, procedendo poi con l’attività di ricerca e così via.